Tamarindo a colazione

Adoro i mercati, mi piace perdermi tra i colori di frutta e verdura, essere frastornata dai richiami dei venditori e dai profumi dei mazzi di menta e delle spezie e lasciarmi stupire da scoperte inaspettate, l'ultima che ho fatto è il tamarindo. Ovviamente non parlo dello sciroppo, che tutti conoscerete, ma del frutto fresco del tamarindo.
Il tamarindo fresco si presenta sotto forma di bacelli della dimensione di alcuni centimetri, più o meno lunghi a seconda dei semi che contengono. Il guscio ricorda quello delle noccioline, color cacao, si apre facilmente con la semplice pressione delle dita. La polpa del tamarindo ricorda come aspetto quella dei datteri, anche il sapore è vagamente simile, ma di una dolcezza meno melensa.

Impiego del tamarindo

Il tamarindo, soprattutto quando ancora acerbo, viene utilizzato nella cucina asiatica e in quella sudamericana per la preparazione di salse, zuppe e riso, quando è maturo viene utilizzato per la preparazione di dolci. Se in un negozio indiano chiedete l'Imli vi verrà data la polpa del tamarindo essiccata già privata dal guscio e dai semi.

Valori nutrizionali del Tamarindo

Questi sono i valori nutrizionali del tamarindo (per 100 grammi):

carboidrati        75,6 g
proteine            2,9 g.
fibre                  4,7 g.
ceneri                4,4 g.
calcio                141 mg
forforo              165 mg
ferro                  0,9 mg
tiamina              0,46 mg
riboflavina        0,01 mg
niacina              1,3 mg
vitamina C        75 mg
Colesterolo        0
Grssi                  0
Grassi saturi      0
Calorie              314

Gli elementi che ho riportato sono tratti dalla confezione di vendita del frutto fresco, proveniente dalla Tailandia, il costo per 450 grammi di prodotto è stato di Euro 3,50. 
Io l'ho comprato al mercato di Porta Palazzo di Torino, se abitate in una grande città non avrete difficoltà a reperirlo. 

Il tamarindo è una fonte preziosa di carboidrati, è un alimento naturalmente privo di glutine e ricco di sostanze nutritive preziose, un valido alleato per qualsiasi regime alimentare ma sicuramente un'alternativa importante nella dieta aglutinata.

Il tamarindo ha buone proprietà di regolatore intestinale, se ne mangiate troppo può risultare lassativo (la sua marmellata è indicata per questo scopo per i bambini in quanto non provoca dolori al colon), ha effetti protettivi sul fegato, proprietà antibatteriche e antiossidanti e viene impiegato anche come antiepiretico. Inoltre riduce il colesterolo, abbassa la pressione ed evita i picchi glicemici dovuti all'assorbimento dei carboidrati nei diabetici.

Il gusto è buono, l'aspetto forse può incontrare qualche reticenza che può essere facilmente superata conoscendone le proprietà alimentari. Se avete fantasia in cucina potete utilizzarlo come ingrediente per sperimentare ricette alternative (il tamarindo è uno degli ingredienti del curry e delle salse worchester) con un impiego estremamente vario, ma il mio suggerimento più immediato è quello di presentarlo semplicemente tale quale si presenta in natura, con il suo guscio protettivo che lo esenta da ogni tipo di contaminazione, proponendolo per quello che è, un alimento dolce e saporito ricco di carboidrati e di energia sana per iniziare nel modo migliore la giornata.





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